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Home Food Sociality: la casa come un ristorante stellato

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SuperOven Model 1 in una cucina con Chef's Table
Negli ultimi anni il modo di vivere il cibo e l’ospitalità ha conosciuto una trasformazione profonda. Sempre più chef stellati stanno ideando spazi paralleli ai loro ristoranti: cucine private e ambienti riservati, pensati per un numero ristretto di commensali, in cui la cena si trasforma in un’esperienza personale, quasi domestica. È il caso del nuovo appartamento di design dedicato alle cene private di Éric Frechon o del recente Studio + di Enrico Crippa all’interno del tre stelle Michelin Piazza Duomo. Parallelamente, anche nelle case cresce la tendenza a invitare ospiti in un contesto intimo e curato. Un fenomeno che riflette un desiderio condiviso: fare del pasto non solo un esercizio di eccellenza gastronomica, ma soprattutto un’occasione di relazione autentica, dove l’alta cucina incontra una nuova cultura dell’ospitalità e si definisce il senso del nuovo vero lusso domestico.

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Nuovi rituali di ospitalità a casa

Negli ultimi anni, la casa ha smesso di essere solamente un rifugio privato per trasformarsi di nuovo in un luogo di incontro intenzionale. Dopo la parentesi della pandemia, molte persone hanno riscoperto il valore del “prendersi cura insieme” attorno a un tavolo e hanno iniziato a preferire gli ambienti familiari rispetto ai luoghi pubblici. Numerosi sondaggi e ricerche di settore confermano che l’intrattenimento domestico è cresciuto in modo esponenziale, e che una quota consistente di persone pensa di ospitare più spesso nell’immediato futuro. Allo stesso tempo, emergono iniziative come cene mensili, supper clubs, gruppi esclusivi di amici che si alternano nell’ospitalità, trasformando l’atto di invitare in un rituale stabile e intimo.
La cucina di Coolatai House a Wye River Australia con SuperOven Model 1
I proprietari di Coolatai House hanno disegnato la cucina per renderla uno spazio di condivisione

Format sociali: la tavola diventa esperienza

Su questo terreno fertile sono germogliati formati social che non solo ispirano, ma strutturano nuovi comportamenti. I “monthly dinner party” e le cene a tema non sono soltanto etichette accattivanti: servono a creare appuntamenti regolari che consolidano le relazioni. Le cene a tema, poi, offrono una cornice narrativa che combina cibo, estetica e storytelling - perfetta per chi vuole trasformare un semplice pasto in un’esperienza memorabile (e virabile sui feed).

Parallelamente, cresce una micro-industria di supporto: quella del tablescaping, ovvero “l’arte del preparare la tavola”, disponendo accessori, tessili e stoviglie per ottenere un’atmosfera da rivista. In pratica, i social non hanno inventato la cena, ma l’hanno rimessa al centro come atto creativo, performativo e condivisibile, unendo la convivialità e l’estetica per creare un nuovo sapore da ristorante stellato a casa.

Spazi che raccontano l’accoglienza

Questa trasformazione sociale si riflette direttamente anche nel modo in cui vengono progettati e attrezzati gli spazi domestici odierni. L’open-space - con la cucina che si apre sul soggiorno - e l’isola cucina diventano strumenti architettonici per la relazione: non più barriere tra chi cucina e chi sta seduto, ma un unico campo di conversazione dove i gesti culinari entrano naturalmente nello spettacolo della serata.

Gli spazi esterni vengono ripensati come estensioni praticabili del living, con terrazze e giardini attrezzati per cucinare “al fresco” quando il clima lo permette. Sempre più case includono poi aree bar attrezzate e sale hobby, con una vasta offerta di arredi pensati per facilitare l’ospitalità e rendere la casa più facilmente apribile. Per chi ama ospitare, certe scelte progettuali facilitano incontri e condivisione più spontanei.

SuperOven Model 1 nella cucina contemporanea di Mickleham House
Il design della cucina di Mickleham House invita alla condivisione di momenti culinari

Performance stellate tra le mura di casa

E se la casa sta sempre più assumendo la forma e lo scopo di un ristorante stellato, allora diventa fondamentale poter contare su strumenti che sostengano davvero chi ospita. Gli elettrodomestici evoluti non sono più semplici aiuti, ma veri e propri partner di performance: un forno professionale per la casa come SuperOven, ad esempio, permette di raggiungere risultati da chef senza il timore di sbagliare, alleggerendo quell’ansia da prestazione che spesso accompagna l’organizzazione di una cena. Molti di questi elettrodomestici, inoltre, sono oggi affiancati da applicazioni dedicate, come la Unox Casa App, che offre agli utenti un’esclusiva galleria di videoricette e la possibilità di seguire, passo dopo passo, i gesti dei migliori chef al mondo.

In questo modo l’“hostingcore” non si limita a essere un esercizio estetico o una prova di abilità, ma si trasforma in un’esperienza istruttiva, comunitaria e profondamente esclusiva. Grazie a tecnologie che semplificano i passaggi complessi, la cultura del ricevere si rinnova e si apre: cucinare diventa un gesto creativo e inclusivo, capace di unire bellezza, condivisione e qualità.

Scopri perché SuperOven è il tuo alleato stellato a casa



Accogliere a casa è tornato a essere un modo per esprimere stile di vita, valori e cura. È un’occasione per rendere naturali le conversazioni, per presentare nuove idee, ingredienti o abitudini, e per trasformare la tavola in un luogo di scambio culturale e personale. Organizzare una cena non significa soltanto cucinare: vuol dire dare vita a un immaginario che va dal calore rustico alla raffinatezza da copertina. In questo contesto, la tecnologia diventa un’alleata silenziosa ma preziosa: con strumenti come SuperOven, l’atto dell’ospitalità recupera la sua natura più autentica. La casa non è più soltanto lo sfondo di un incontro, ma il cuore pulsante di una nuova cultura del ricevere.

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